FITAC e DOPING
FITAC è molto attenta alla Salvaguardia della salute delle persone ed è attiva su promuover una etica sportiva responsabile. Talvolta le persone “ingenuamente e incautamente” assumono su consiglio di amici, tecnici o dottori stessi Farmaci. Bisogna stare attenti e soprattutto cauti! Non sappiamo le reazioni che potremmo avere e soprattutto il pericolo in cui andiamo incontro.
Il Doping non è un gioco! Per questo abbiamo messo in atto in Programma FITAC di ”Formazione Consapevole al Doping FITAC", che si rifà ai principi adottati da NADO Italia.
Commissione medica federale Atleti Uomini e Donne
Commissione medica federale Cani
Dott.
Per domande e informazioni inviate le vostre richieste a: commissionemedica@fic.it
Il vostro medico Vi ha prescritto un farmaco per qualsiasi patologia? Assicuratevi che sia un farmaco consentito dalla normativa antidoping. Se così non fosse, non preoccupatevi: potrete continuare ad assumerlo, ma ne dovete informare le autorità competenti ed essere autorizzati.
Contatta il Coordinatore della Commissione Medica FITAC, dott. XXXXXXXXXXXX per maggiori delucidazioni e chiarimenti!
Tutela Sanitaria nelle attività sportive
Il fenomeno "doping" è un problema riguardante non solo l’etica sportiva, ma anche la salute pubblica. "Costituiscono doping la somministrazione o l’assunzione o la somministrazione di farmaci o di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive e l'adozione o la sottoposizione a pratiche mediche non giustificate da condizioni patologiche e idonee a modificare le condizioni psicofisiche o biologiche dell'organismo al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti".
È quanto cita l'art. 1 della Legge 14 dicembre 2000, n. 376 che disciplina in Italia la tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping. Il doping è un reato penale, punito fino a tre anni di reclusione (che possono diventare di più se insorgono danni effettivi per la salute), se ad essere indotto ad assumere sostanze vietate per doping è un minorenne o se, a distribuire le sostanze, è un dipendente del CONI.
Solo in presenza di condizioni patologiche dell’atleta documentate e certificate da un medico e verificata l’assenza di pericoli per la salute, è consentito un trattamento specifico con sostanze vietate per doping e la possibilità di partecipare ugualmente alla competizione sportiva. Ma anche in questo caso il trattamento deve rispondere a specifiche esigenze terapeutiche e la documentazione deve essere conservata e tenuta sempre a disposizione dall'atleta. Il controllo anti-doping vero e proprio sulle competizioni e sulle attività sportive spetta ad alcuni laboratori accreditati dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO).
La lista delle sostanze biologicamente e farmacologicamente attive che circolano negli spogliatoi e nelle palestre è molto lunga.
Si possono raggruppare in tre categorie principali:
- I farmaci non vietati per doping, ma utilizzati per scopi diversi da quelli autorizzati
- I farmaci vietati per doping
- Gli integratori, ovvero i prodotti salutistici, vale a dire tutti quei prodotti che servono a reintegrare eventuali perdite di macro e micronutrienti (sali, aminoacidi, vitamine).
Farmaci non vietati per doping, ma utilizzati per scopi diversi da quelli autorizzati
Per quanto riguarda l’impiego di farmaci al di fuori delle indicazioni per le quali sono stati sintetizzati, è opportuno ricordare che la loro somministrazione a persone non malate è sempre pericolosa in quanto priva di finalità terapeutica, scopo fondamentale di un medicamento. Tra i farmaci più usati gli antinfiammatori non steroideie i farmaci omeopatici. Come effetti negativi possibili comparsa di gravi reazioni avverse.
Farmaci vietati per Doping
Tra i farmaci vietati per doping, la Eritropoietina (EPO) e i suoi derivati, gli anabolizzanti e gli stimolanti.
La EPO è una glicoproteina prodotta dal rene che agisce stimolando la proliferazione e la maturazione di globuli rossi. Il suo uso in medicina è relativo al trattamento dell'anemia nei pazienti con insufficienza renale cronica.
Per questo motivo (ossia per la sua capacità di regolare la produzione dei globuli rossi e dunque di aumentare l’apporto di ossigeno nel sangue), è molto diffusa tra ciclisti e maratoneti, costretti a prestazioni atletiche di lunga durata. Il ricorso all'EPO comporta rischi non trascurabili per la salute dell'atleta, correlati all'aumento della viscosità del sangue e della pressione arteriosa, come ictus, trombosi e infarto del miocardio.
Nella pratica sportiva, l'utilizzo di steroidi anabolizzanti accresce lo sviluppo muscolare, potenziando la forza fisica e la resistenza allo sforzo. Gli effetti negativi includono tossicità a carico del fegato, degli apparati cardiovascolare e endocrino, sviluppo di tumori e disturbi psichiatrici.
Gli stimolanti (ad esempio amfetamine, cocaina, efedrina, pseudoefredina, caffeina) sono impiegati ad uso doping in quanto aumentano il livello di vigilanza, riducono il senso di fatica e possono aumentare l'agonismo e l'aggressività. Altri effetti negativi comprendono disturbi cardiovascolari fino ad aritmie anche mortali e veri e propri disturbi neurologici e psichiatrici.
Integratori Alimentari
Gli integratori alimentari sono alimenti, che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, come vitamine e minerali, o altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico. Sono presentati in forme predosate, come capsule, pastiglie, compresse, pillole, liquidi contenuti in fiale, flaconi a contagocce e altre forme simili di liquidi e di polveri, destinati ad essere somministrati in dosi unitarie.
In ambito sportivo vengono spesso usati con la speranza di incrementare la massa muscolare, ridurre il grasso corporeo, aumentare la velocità, migliorare la resistenza ed avere un recupero più rapido. Sono facilmente reperibili in quanto presenti anche sugli scaffali dei supermercati.
Dal punto di vista legale, non essendo considerati farmaci, non sono sottoposti ad una rigorosa regolamentazione. Per quelli ad uso sportivo è prevista l'autorizzazione ministeriale, per altri la semplice notifica presso il Ministero, ma ve ne sono innumerevoli altri ancora, che vanno sotto il nome di prodotti salutistici (dai prodotti erboristici e dietetici a quelli omeopatici, dagli antiossidanti alle tavolette energetiche).
Vincere è Bello!, Competere Senza Doparsi lo è ancora Molto di più!
- Simone Falcini
Metodi Proibiti
Le pratiche di doping più diffuse sono:
- il doping ematico
- le manipolazioni chimiche e fisiche dei campioni di urina.
Nel primo caso, all'atleta vengono somministrati, per via endovenosa, sostanze di sintesi correlate all´EPO che migliorano il trasporto di ossigeno nel sangue.
Un'altra pratica è quella dell´autotrasfusione: l'atleta cioè, si sottopone a un prelievo di sangue, che, dopo essere stato adeguatamente conservato e non appena i globuli rossi sono tornati a livello normale, gli viene trasfuso nuovamente, ottenendo così un incremento del numero dei globuli rossi.
I rischi connessi al doping ematico includono reazioni allergiche, possibile trasmissione di malattie infettive, sovraccarico del sistema circolatorio e shock metabolico.
Per manipolazione farmacologica, chimica o fisica quale metodo doping si intende "l'uso di sostanze e di metodi in grado di alterare l'integrità e la validità dei campioni di urine utilizzati per i controlli antidoping".
Le manipolazioni vanno dallo scambio dei campioni di urina alla diluizione con altri liquidi, fino all'inserimento nella vescica, tramite catetere, dell'urina altrui. Possono inoltre essere usati i diuretici chiamati non a caso mascheranti, perché in grado di eliminare più velocemente, favorendo la diuresi, le sostanze proibite rintracciabili ai test antidoping.
Inoltre, la prima cosa che si esamina nei campioni di urina è il pH, in quanto è possibile facilitare l'eliminazione di farmaci vietati alcalinizzando o acidificando l'urina; la seconda è la densità: un´urina con basso peso specifico, può indicare una manipolazione finalizzata ad abbassare la concentrazione di un farmaco al di sotto della soglia di rilevazione.
Principio della Responsabilità Oggettiva
Gli Atleti sono al centro dello sport pulito. Le loro azioni, i loro comportamenti e le loro scelte sono fondamentali per garantire uno sport libero dal doping.
Il Principio della Responsabilità oggettiva prevede che gli Atleti siano gli unici responsabili della presenza nel proprio organismo di qualsiasi sostanza vietata, indipendentemente dalla modalità con la quale vi sia arrivata o dall’intenzionalità di ingannare.
In quanto Atleta quindi è necessario:
- conoscere e rispettare le norme sportive antidoping;
- essere sempre disponibili a sottoporsi a controlli antidoping;
- assumersi la responsabilità di ciò che si ingerisce o si assume;
- comunicare al proprio Personale di Supporto che è proibito utilizzare sostanze o ricorrere a metodi proibiti ai sensi della Lista WADA;
- assicurarsi che qualsiasi trattamento medico ricevuto non violi le norme sportive antidoping;
- informare NADO Italia e la propria Federazione Internazionale di un’eventuale violazione delle norme sportive antidoping commessa negli ultimi dieci anni;
- collaborare con NADO Italia nelle indagini su violazioni della normativa antidoping;
- rivelare l'identità del proprio Personale di Supporto su richiesta di NADO Italia.
Lista delle Sostanze e dei Metodi Proibiti WADA
La Lista delle Sostanze e dei Metodi Proibiti WADA (Lista WADA) è il documento identificato come Standard Internazionale per individuare le sostanze e i metodi proibiti nello sport.
La Lista WADA è una delle componenti più importanti per l'armonizzazione globale del movimento antidoping mondiale. Suddivisa per categorie, identifica quali sostanze e metodi sono proibiti in competizione, Fuori competizione e in Particolari sport.
La Lista WADA viene aggiornata annualmente a seguito di un ampio processo di consultazione coordinato dalla WADA ed entra in vigore il 1° gennaio di ogni anno. NADO Italia si impegna ad aiutare gli atleti nella comprensione dei contenuti della Lista.
FIC è sempre a disposizione di Società, Tecnici, Atleti, con i propri Consulenti Medici, al fine di aiutare chi avesse dubbi a riguardo o desideri avvalersi di Medici dello Sport, che potranno consigliarvi ed aiutarvi nella scelta migliore.
Il Presidente
Dott. Simone Falcini